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Luigi Ontani
Biography
Nel corso della sua lunga attività Luigi Ontani ha espresso la sua creatività e poetica attraverso l'uso di molte tecniche assai eterogenee tra loro: dagli oggetti pleonastici (1965-69) elementi in scagliola alla "stanza delle similitudini" costituita da elementi ritagliati in cartone ondulato. Ha spesso anticipato l'uso di tecniche in seguito adottate da altri artisti, i primi video super 8 in bianco e nero sono stati girati dal 1969 al 1972. Con l'opera "Ange Infidele" del 1968 Ontani inizia il suo approccio con la fotografia. Fin dall'inizio le opere fotografiche si contraddistinguono per alcuni elementi caratteristici: il soggetto è sempre l'artista che ricorre al proprio corpo e al proprio volto per impersonificare temi storici, mitologici, letterari e popolari; il formato scelto solitamente è quello della miniatura o della gigantografia, e ogni opera è considerata unica. Dalla fine degli anni sessanta si susseguono "Teofania" 1969, "Fantome", "San Sebastiano nel bosco di Calvenzano, d'apres Guido Reni", "Tentazione", "Meditazione, d'apres de la Tour", "Bacchino" (1970) Tell il giovane, "Raffaello" "Dante" "Pinocchio" (1972), Lapsus Lupus e il dittico "EvAdamo" (1973) "Leda e il Cigno" (1974), i grilli e i tappeti volanti cui seguiranno altri apres, il primo ciclo indiano "En route vers l'Inde, d'apres Pierre Loti". Le prime opere fotografiche sono da ritenersi di grande importanza storica poiché anticipano un fenomeno che vedrà diffusione e popolarità a partire dagli anni ottanta. Contemporaneamente alle prime opere fotografiche Ontani comincia ad eseguire i primi "Tableaux vivant", termine usato per indicare una scena dove attori in costume restano in posa fermi e silenziosi, come in un quadro. Dal 1969 al 1989 l'artista ha realizzato circa 30 tableaux vivant anche in questo caso anticipando le cosiddette installazioni multimediali, molto diffuse a partire dagli anni novanta, che si basano sulla commistione di varie tecnologie. Con lo stesso atteggiamento ha realizzato opere di cartapesta, vetro, legno (numerosissime le maschere realizzate soprattutto a Bali in legno di Pule), più raramente è ricorso al bronzo, al marmo e alla stoffa mentre molto cospicua è la sua opera in ceramica frutto del sodalizio soprattutto con la Bottega Gatti di Faenza e con Venera Finocchiaro a Roma e il laboratorio Terraviva di Vietri, particolarmente rinomate le maschere pineali, le "Ermestetiche" e le ultime grandi opere quali "GaneshaMusa", "NapoleonCentaurOntano" .Molto interessante la sperimentazione con la tecnica del mosaico elaborata con il mosaicista Costantino Buccolieri nell'esecuzione del grande pannello musivo presso la Stazione Mater Dei della Metropolitana di Napoli. In tutte queste circostanze Ontani ricorre alla tecnica non come un fine in sé, ma in quanto occasione per sperimentare nuove possibilità e formulare nuove variazioni sui temi e i soggetti che più gli interessano, il proprio viaggio "transtorico" attraverso il mito, la maschera, il simbolo e la rappresentazione iconografica. Ha esposto nei principali musei e gallerie del mondo dal Guggenheim al Centre Pompidou, dal Frankfurt Kustverein al Reina Sofia,ha partecipato ad un numero impressionante di biennali da Venezia a Sidney a Lione.
Contributi
Sulle fotografie di Luigi Ontani
Il procedimento utilizzato da Ontani è lungo e laborioso. L'artista parte dai fogli per fotografia di notevole spessore che sono una rarità dal momento che la fotografia cartacea è ormai sostituita da quella digitale. Ontani fa arrivare carta e solventi dall'estero. Una volta impressa l'immagine sulla carta questa viene immersa nei reagenti per fissarla. Il tempo impiegato per questa immersione ha una tolleranza limitata a pochi secondi, fuori da questo tempo l'immagine risulta o sbiadita o troppo annerita. Una volta che la fotografia è asciutta Ontani passa ad acquarellarla intervenendo su tutta la foto, dal fondo agli elementi di decoro, ai vestiti, etc. Per fare questo Ontani usa delle carte colorate dalle quali taglia dei piccoli pezzi e li immerge in acqua diluendoli più o meno a secondo della intensità del colore che vuole ottenere. Fatto questo inizia a dipingere sulla fotografia usando dei pennelli sottilissimi. Si tratta quindi di un lavoro lungo e complesso, da miniaturista, il che richiede tecnica e ottima mano, da pittore eccelso.
Infatti Ontani tende sempre a rimarcare che lui prima di tutto è un pittore.
Luigi Ontani - Arte Figurativa
Per Arte Figurativa si intende quel genere di pittura che è semplicemente la rappresentazione della realtà che ci circonda o che si suppone di rappresentare ambientando l'opera nel suo contesto storico. Spesso quindi l'opera figurativa ha un significato descrittivo, di fatti accaduti, o allegorico. Sotto il blocco sovietico, e in parte in Italia, l'Arte Figurativa fu molto condizionata da vincoli ideologici in quanto doveva essere comprensibile dalle masse e volta a celebrare i successi, solitamente presunti, delle élites che governavano quei paesi. In Italia si distinse Renato Guttuso in quanto seppe elaborare un linguaggio nuovo che sfociò in opere come La Vucciria e Caffè Greco. Tra gli artisti stranieri citiamo Francis Bacon, Graham Sutherland, Lucian Freud, Otto Dix, George Grosz ed altri tutti con con una interpretazione personalissima dei soggetti e della tecnica pittorica
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