Viste le dimensioni, questa è un'opera colossale di Luigi Ontani. Il titolo prende spunto da una montagna, detta appunto Monte Ovolo, che Ontani poteva ammirare dalla finestra della sua casa. Con il suo solito gioco di parole, Ontani pone il monte, a forma di uovo, su un tavolino che probabilmente era un tavolinetto posto sotto la finestra che faceva arredo e dove una volta si mettevano delle piantine, fiori in particolare, per far prendere la luce solare in inverno