Fernandez Arman nasce a Nizza, il 17 novembre del 1928 dove frequenta L’École des Arts decoratifs facendo conoscenza con Yves Klein, del quale divenne amico e compagno di scorribande in giro per l’Europa. Successivamente completa gli studi a Parigi presso L’École du Louvre. Le sue prime opere sono prettamente figurative e questo periodo si protrae fino al termine degli Anni ’50 per poi proseguire incominciando ad inserire degli oggetti nei suoi lavori. Infatti è il 1959 quando Arman si imbatte in un cassetto pieno di lampadine usate. È la folgorazione, l’inizio di un modo nuovo di fare pittura dove l’oggetto diventa elemento centrale dell’opera. Arman infatti assemblò alla ben meglio le lampadine esponendole come un quadro : nasce così la prima delle "Accumulazioni". Immediatamente dopo entra nel gruppo del Nouveau Réalisme fondato dal giovane critico Pierre Restany. Nel 1963 appaiono le prime "Combustioni". L’interesse per il fuoco incomincia con Yves Klein e questa suggestione contagia numerosi artisti fino a diventare, in particolare in Bernard Aubertin, oggetto esclusivo dell’opera. Le combustioni riguardano spesso gli strumenti musicali, principalmente i violini, che in un secondo tempo Arman annega in una fusione di plexiglas che viene lavorata e levigata in blocchi a forma di parallelepipedo. Negli Anni ’70 sostituisce il plexiglas con il cemento dal quale affiorano gli oggetti più disparati, non solo strumenti musicali; nascono così i "Cementi". Dagli Anni’80 in avanti inizia con la serie delle "Frammentazioni", gli oggetti vengono cioè sezionati e incollati su un supporto, tela o legno, e sovente coperti con tracce di pittura. Gli oggetti sono i più disparati, dalle scarpe ai libri passando agli strumenti musicali che costituiscono la parte più affascinante di questa tipologia di opere. Nel corso degli anni Arman espone in molte galleria private di prestigio e nei musei venendo anche invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1976. Oltre che in Francia, Arman opera negli Stati Uniti, invitato a esporre o a insegnare, come è presso la California University di Los Angeles nel 1968, anno nel quale partecipa alla Biennale di Venezia e a Documenta di Kassel. Questa assidua frequentazione degli Stati Uniti gli permise di prenderne la cittadinanza nel 1972. Dalla metà degli Anni ’80 inizia a creare sculture monumentali da esterno per enti pubblici e privati culminate nel 1999 con "La Rampante", una poderosa fusione in bronzo, patinata di rosso, di auto Ferrari, tagliate e sovrapposte, installata davanti all’ingresso del circuito automobilistico di Imola. Arman muore il 22 ottobre del 2005 a New York; sulla tomba fece incidere il suo beffardo epitaffio "Finalmente solo".
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Il Nouveau Réalisme è un movimento artistico fondato a Parigi il 27 ottobre del 1960 da Pierre Restany che riunì sotto questa denominazione un gruppo di artisti tra i quali Villeglé, Arman, Heins, Klein, Spoerri, Tinguely ai quali si aggiunsero più tardi Christo, Rotella e Niki de Saint-Phalle. Il gruppo si scindeva in tre filoni. Gli appartenenti a quello che intendeva recuperare in forma artistica il linguaggio della comunicazione pubblicitaria furono, Rotella, Villeglè, Dufrêne e Deschamps. Questi furono anche chiamati Affichisti in quanto l'opera più corposa di questi consisteva nell'asportare i cartelloni pubblicitari che c'erano nelle città e incollarli su tela. Solitamente questi artisti incollavano sulla stessa tela più strati di cartelloni che poi lavoravano eseguendo degli strappi che non erano casuali ma dipendevano dal gusto estetico dell'artista e dal messaggio che egli voleva dare. Tra questi si distinse particolarmente Mimmo Rotella, il quale ebbe l'idea di presentare non solo la parte visibile dei manifesti strappati, ma anche la parte retrostante che aderiva al supporto, lamiera o muro. Nascevano così quelli che lui definì i Retro d'Affiche.