Da premettere che le Mura Aureliane sono tra i monumenti più imponenti e meglio conservati della Roma antica. Furono infatti costruite dall'imperatore Aureliano tra il 270 e il 275 d.c. per difendere la città dai barbari che calavano dal nord Europa e le cui incursioni si facevano sempre più pericolose data la debolezza politica e militare dell'impero. Le legioni stanziate sul limes erano continuamente sottoposte agli attacchi di queste popolazioni che intendevano appropriarsi delle ricchezza dell'impero. Inoltre le legioni risentivano di un generale rilassamento della disciplina e del vigore militare a causa della turbolenta politica decisionale del Senato e degli imperatori di Roma. Non aiutò anche il fatto che le legioni schierate sul limes avevano molti barbari tra i ranghi e quindi per tale ragione mancanti di disciplina ed attaccamento a Roma. Christo impacchettò quel tratto delle mura che segna il passaggio tra Via Veneto e Villa Borghese per una lunghezza di 250 metri inglobando quattro porte delle quali tre camionabili ed una pedonale. Nel caso della nostra opera Javacheff Christo rappresenta tre porte, quella centrale pedonale e le due laterali camionabili. A parte le sagome di due persone che camminano, di un'auto ed un autobus in transitano attraverso le porte, l'opera viene raffigurata come se la si guardasse con lo sguardo radente al suolo e questo fa risaltare l'imponenza dell'impacchettamento mentre la corposa stoffa bianca riportata sull'opera primeggia ed attira la nostra attenzione sul resto della rappresentazione che volutamente si limita a qualche rilievo di posizionamento dei pali che facevano da supporto al telo. L'impacchettamento venne realizzato nel periodo febbraio-marzo del 1974 e, contrariamente agli altri suoi progetti, Christo fece durare l'opera per 40 giorni. Nel periodo nel quale si svolse l'installazione di solito l'aria di Roma è tersa ed il sole splendente, immaginiamo quindi che la luce riflessa sul telo bianco, il quale si staglia su un cielo azzurro, abbia particolarmente affascinato Christo che ha voluto rendere questa emozione dando molta preminenza alla rappresentazione delle mura a discapito di altre variabili che generalmente adopera nelle sue opere quali mappa e foto della zona.
Alleghiamo anche una foto dell'installazione
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