François Morellet ha eseguito molte opere di questo tipo, dette "griage", impiegando il filo di acciaio o di ferro. La differenza tra i vari tipi è costituita dallo spessore del filo, dalla distanza tra un filo ed un'altro, dall'inclinazione dei fili, dal numero di strati di fili sovrapposti. Nel nostro caso abbiamo dei fili di acciaio ossidati che Morellet ha teso su una tavola e fissati lateralmente con delle graffette metalliche. La distanza, costante, tra i fili è di 10 mm e la loro inclinazione è 0°, +8°, -8°, in questo caso si tratta quindi di tre strati. La tavola sulla quale vengono stesi i fili è dipinta di nero. Siccome Morellet ha lavorato prevalentemente con i neon, questa soluzione artistica sembra un ripetere con il filo di ferro le struture fatte con i neon. Ma pensando in filosofia la trama di questi fili potrebbe anche essere la prigione che ci tiene incatenati sulla terra raappresentata dalla tavola nera.
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