Questa opera di Emilio Isgrò è una parodia della famosa mela che Guglielmo Tell mise sulla testa del figlio come bersaglio della sua freccia. La mela raffigurata assomiglia a un uovo e già questo è un intento dissacratorio, ma non contento Isgrò ci mette dentro un verme avvisando Guglielmo Tell: attento c'è un verme dentro la mela, puoi ucciderlo!!! Quindi un paradosso che ridicolizza un fatto eroico ma cinico: qualcuno comunque vada morirà, il figlio o il verme. È l'altra faccia dell'impresa dove il figlio non morirà ma morirà il verme che simboleggia la posizione degli ultimi, spesso carne da macello per le grandi imprese. Qui di seguito le note:
Bibliografia:
"Libro Bianco per Guglielmo Tell", Mudima Edizioni, Milano 1993, pag. 60. A. Bonito Oliva, "Emilio Isgrò", Mazzotta, Milano 2000, pag. 24. A. Bonito Oliva e M. Bazzini, "Dichiaro di essere Emilio Isgrò", Pecci Edizioni, Prato 2008, pagg. 190 e 191. M. Meneguzzo, "Emilio Isgrò. Fratelli d'Italia", Edizioni Credito Siciliano, Verona 2008, pag. 42. M. Bazzini "Emilio Isgrò-var ve york", Maretti Editore, San Marino 2010, pagg. 176 e 177. M. Bazzini, "Isgrò", Electa, Milano 2016, pag. 127. M. Bazzini, "Emilio Isgrò", Forma Edizioni, Firenze 2017, pagg. 120 e 121.
Esposizioni:
14 giugno - 10 ottobre 1993: "Guglielmo Tell", XLV Espozizione Internazionale d'Arte, Venezia. 26 gennaio - 28 febbraio 2001: "Emilio Isgrò", a cura di A. Bonito Oliva, Santa Maria dello Spasimo, Palermo. 3 febbraio - 11 maggio 2008: "Dichiaro di essere Emilio Isgrò" a cura di M. Bazzini e A. Bonito Oliva, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato. 29 giugno - 25 settembre 2016: "Isgrò", a cura di M. Bazzini, Palazzo Reale, Gallerie d'Italia, Casa Manzoni, Milano
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