Questa opera di Franco Grignani è simmetrica rispetto ad un asse verticale. Essa è costituita da una fondo bianco sul quale si sovrappongono dei quadrati di colore nero. Grignani muove un quadrato generatore in modo che il suo spigolo scorra lungo una sorta di parabola. Nell'ultimo movimento il quadrato assume una forma orizzontale. Tra questa forma e quella iniziale il quadrato subisce una rotazione di entità costante attorno ad un ipotetico centro (il fuoco della parabola?). Dividendo questa rotazione in parti uguali si ottiene una figura a fisarmonica che viene ripetuta ribaltandola attorno all'asse verticale. La figura così risultante viene poi copiata tramite una traslazione verticale. A questo punto entra in gioco la percezione visiva dello spettatore. Infatti l'occhio percepisce la figura come quattro braccia che si protendono verso l'esterno creando una terza dimensione virtuale.
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