In questa piccola opera Angelo Cagnone stende sulla tela un olio nero e denso attraversato da sottili linee bianche ondulate. Centralmente una fascia separa in due il quadro. In alto su questa fascia Angelo Cagnone riporta una foto di un volto con le mani che lo ricoprono e quindi non ci permettono il suo riconoscimento. L'immagine ci lascia pensare ad una persona agitata per cui crediamo che Angelo Cagnone voglia aprire una finestra sulle sofferenze delle quali sono afflitte tante persone.