Javacheff Christo è scomparso ieri nella sua casa di New York per cause naturali. Nato in Bulgaria nel 1935 da padre imprenditore e da madre impiegata all'Accademia di Belle Arti di Sofia, dopo gli studi superiori si trasferisce a Praga per continuare presso l'accademia locale di belle arti. Ma dopo un anno si sposta a Parigi dove vive di espedienti facendo ritratti per le signore parigine. Gli viene commissionato il ritratto della signora Denat de Guillebon, con l'occasione conosce la figlia Jeanne-Claude, già sposata. I due si innamorano e Jeanne-Claude lascia il marito per vivere insieme a Christo. Da questo momento i due formano una coppia anche artistica inseparabile in quanto i progetti verranno sempre firmati con la dicitura "Christo and Jeanne-Claude" . I cartoni preparatori, le opere, i multipli saranno invece sempre realizzati e firmati dal solo Christo. Essenzialmente Jeanne-Claude si occuperà del supporto logistico ed amministrativo dei progetti oltre a concorrere alla scelta dei luoghi e dei materiali da impiegare. Inizialmente Christo aderirà al movimento del Nouveau Réalisme per poi proseguire autonomamente nella corrente della Land Art. I suoi primi lavori sono quelli di impacchettamento degli oggetti più disparati e della rappresentazione delle vetrine dei negozi. In seguito i progetti di impacchettamento saranno sempre più grandiosi e spesso in luoghi iconici, come il Pont Neuf di Parigi, il Reichstag di Berlino o la Porta Pinciana di Roma. Ci si può chiedere da dove nasce questo desiderio di impacchettare. Da bambino Christo era affascinato dalle vetrine in allestimento dei negozi. Fermo davanti alle vetrine fantasticava mondi, situazioni, persone, fatti oltre i teli oscuranti, quindi le sue prime opere furono le vetrine in allestimento. Ma la fantasia poteva anche galoppare davanti a qualsiasi oggetto impacchetato, bastava immaginare le persone che lo usavano ed i contesti dell'uso. Così dagli oggetti ai paesaggi il passo è stato breve e quindi via ai grandi impacchettamenti degli ambienti naturali e dei monumenti storici fino all'ultimo grande e stupefacente "The floating piers", la passerella galleggiante sul lago d'Iseo che collegava la terraferma da Sulzano a Montisola visitata da ben un milione e mezzo di persone nelle due settimane di apertura al pubblico.
Sul nostro sito all'indirizzo www.galleriaincontro.it/it/artisti-opere/javacheff-christo potete visionare l'ultima opera di Christo che ci rimane: Curtain for La Rotonda della Besana
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