l'8 gennaio 2023 si chiuderà la mostra di Emilio Isgrò che si tiene a Brescia nel Parco Archeologico e nel museo di Santa Giulia. Questa mostra intende celebrare la nomina di Brescia e Bergamo come capitali italiane della cultura 2023. In realtà più che una mostra si tratta di cinque eventi che si snodano in cinque luoghi distinti. La mostra vera e propria si svolge nel Museo di Santa Giulia, l'installazione denominata "L'armonium delle allodole impazzite" è sistemata nel chiostro rinascimentale attiguo al museo, le "Api di Virgilio" sono dei pannelli messi nel Capitolium, "L'incacellabile Vittoria" si trova nella fermata della stazione ferroviaria della metropolitana, il dramma " Didone Adonàis Dòmine" si è tenuto nei mesi di giugno e luglio scorsi in sei repliche nel Teatro Romano. In particolare concentriamo la nostra attenzione sulla mostra del Museo di Santa Giulia nella quale Isgrò traccia un parallelo tra l'Atene di Pericle, che visse un periodo fecondo per le arti, e Brescia, capitale italiana della cultura 2023, che si appresta a celebrare l'evento con una serie di iniziative culturali di notevole spessore. Apre la mostra un discobolo con il braccio portante il disco che è staccato e sistemato per terra in un angolo della sala. Questo a voler distogliere lo spettatore dalla figura del discobolo atleta e piuttosto a volerlo concentrare sulla bellezza della scultura in sé che esula dal gesto e dalla fama che la vittoria agonistica porterà. In altre parole Isgrò vuol celebrare la scultura greca e con essa il cimento nella competizione sportiva fino a farla assurgere al ruolo di "arte" anch'essa. Nei pannelli Isgrò rapprsenta scene di vita dell'antica Atene con le cancellature bianche. Comunque niente di nuovo per l'arte di Isgrò. Quello che invece a nostro avviso è un'installazione di forte impatto emotivo è "L'armonium delle allodole impazzite". Al centro del chiostro troneggia questo monumento di notevoli dimensioni e peso costruito in legno di abete del Trentino e portante sui quattro lati una tastiera di pianoforte. Il sottofondo musicale è l'aria "Casta Diva" dalla Norma di Vincenzo Bellini nella versione musicata da Chopin per pianoforte ma che viene fischiettata dalle allodole. La forma di questa scultura ricorda le "Ziqqurat" mesopotamiche le quali tra le altre funzioni avevano quella di monumento religioso in onore degli dei. La tastiera per pianoforte è un richiamo alla versione per pianoforte dell'aria menzionata del Bellini mentre la forma è un omaggio alla musica deificata e quindi celebrata con questa moderna ziqqurat. La scelta delle allodole, che in questa installazione fuoriescono metaforicamente da tante gabbie sistemate in alto lungo il perimetro del chiostro, deriva dal fatto che le allodole, con il loro ritorno dai luoghi di svernamento, annunciano la bella stagione, cioè la stagione feconda delle messi e della frutta, come questi eventi, partoriti dalla mente fervida di Isgrò, annunciano la stagione degli eventi culturali che celebreranno Brescia città italiana della cultura 2023.
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