BIOGRAFIA
Paolo Radi è nato a Roma il 28 marzo 1966. Diplomato all’Accademia Di Belle Arti di Roma nel 1988, esordisce nel 1992 alla rassegna Giovani artisti IV al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 2002 è invitato a realizzare il proprio lavoro presso la Fondazione Sculpture Space di Utica, New York. Nello stesso anno è vincitore del Premio Giovani/Scultura dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Nel 2003 è invitato alla XIV Quadriennale “Anteprima Napoli”, Palazzo Reale e nel 2004 a Partenogenesi- poetiche del progetto con Agostino Bonalumi e Getulio Alviani (Galleria Civica d’Arte Contemporanea, San Martino Valle Caudina , Avellino, 2004). Nel 2005 partecipa alla mostra Lucio Fontana e la sua eredità, dove si intende evidenziare una linea di continuità tra l’opera di Lucio Fontana e quella di alcuni artisti di generazioni successive. Nel 2006 partecipa, su invito, alla X Mostra Internazionale di Architettura-Biennale di Venezia (Nuovo Padiglione Italiano per VEMA - “La città del futuro”) dove espone Alam una scultura ispirata al tema dell’ibernazione. L’opera è ideata per l’Ospedale del futuro progettato da Antonella Mari. Nel 2009 partecipa alla mostra Cromofobie Percorsi del bianco e del nero nell’arte italiana contemporanea” tenutasi presso l’Ex Aurum di Pescara. Tra le recenti esposizioni si ricordano Experimenta ( la collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri ) e Springs in White (New Delhi, Kolkata e Bangkok), realizzate su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri, il cui obiettivo è di promuovere e diffondere, in campo internazionale, le opere delle ultime generazioni. Nel 2012 è invitato, assieme ad Emanuela Fiorelli, dall’Istituto Italiano di Cultura di Lima, ad esporre presso la Galleria d’Arte Visiva Centro-Culturale Ccori Wasi Universidad Ricardo Palma. La mostra, Emanuela Fiorelli e Paolo Radi, nel segno e nella luce, presenta un cospicuo numero di opere del recente percorso dei due artisti.
Le opere di Paolo Radi sono essenzialmente composte da due superfici, quella inferiore sulla quale è allocata una scultura, composta da moduli geometrici variamente dipinti, e quella superiore in plexiglas satinato chiaro o scuro antracite che copre quella inferiore riproducendone la sagoma a grandi linee. Questa sovrapposizione genera una figura, dalle forme alle volte inquietanti, non ben definita con i contorni che vanno a sfumare nell'impalpabilità del plexiglas di copertura. Si genera così un effetto di grande impatto suggestivo che cattura l'attenzione dello spettatore tra il fascino della figurazione sfumata e la curiosità della tecnica espressiva.
Paolo Radi, che divide l'esistenza artistica e sentimentale con Emanuela Fiorelli, vive e lavora a Roma