Marco Lodola nasce a Dorno (Pavia).
Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano e conclude gli studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero ed il Beato Angelico.
Agli inizi degli anni '80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, Marco lodola fonda, con un gruppo di artisti, il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico.
Dal 1983 espone in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.
Marco lodola partecipa ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva , Illy (collana di tazzine d'autore), Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat e Lauretana.
Nel 1994 è invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.
Nel 1996 Marco Lodola inizia a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, Miami e a New York.
Partecipa alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo.
Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei tra cui Aldo Busi, Claudio Apone, Marco Lodoli, Giuseppe Pulina, Tiziano Scarpa e Giuseppe Cederna, e con musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Timoria, Jovanotti, Andy (Bluvertigo) e Syria.
Nell'estate del'98, su incarico della Saatchi & Saatchi, esegue i disegni per le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l'Opera Lirica Tosca di Puccini.
Nel 2000 Marco Lodola, da sempre legato al tema della danza, è incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare "Gli avidi lumi", quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone. Per l'occasione è realizzato un video-documentario di Sergio Pappalettera.
Le sculture rimarranno collocate nelle maggiori piazze cittadine, come è già avvenuto a Montecarlo, Riccione, Faenza, Bologna, Paestum e al Castello Visconteo di Pavia, San Paolo di Brasile e Cagliari.
È autore delle opere assegnate ai vincitori dell'edizione 2001 del Premio Letterario Nonino.
Nel 2001 Marco Lodola è incaricato di curare l'immagine del Carnevale di Venezia. Per l'occasione la Fondazione Bevilacqua La Masa organizza la mostra "Futurismi a Venezia" con opere sue e di Fortunato Depero.
Nel giugno 2002 crea la scultura luminosa "A tutta birra" dedicata alla figura del grande imprenditore Venceslao Menazzi Moretti, che è collocata nel nuovo parco cittadino di Udine, là dove sorgeva il primo stabilimento della famosa birra.
Nel 2003 realizza la luminosa "Venerea" nell'ambito della mostra "Venere Svelata" di Umberto Eco che si tiene al Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles. Nello stesso anno allestisce la mostra "Controluce" presso il Palazzo del Turismo di Riccione, mostra che nel 2004 è trasferita a San Paolo del Brasile (Museo Brasileiro da Escultura Marilisa Rathsam), a Rio de Janeiro (Museo de Arte Moderna), a Città del Messico (Polyforum Siqueiros) e al Museo Regional de Guadalajara.
Nel 2005 Marco Lodola realizza un manifesto per le Olimpiadi invernali di Torino, una collezione di mobili per Mirabili, la maglia rosa per l'88° Giro d'Italia, il logo per la trasmissione "Speciale per voi..." di Renzo Arbore, nonché la nuova immagine di Roxy bar per Red Ronnie.
Nel 2006 colloca un'altra scultura luminosa all'aeroporto internazionale di Città del Messico, e per Natale una scultura in Piazza di Spagna (Roma). Realizza anche l'immagine del centenario del movimento pacifista di Gandhi.
Nel 2007 realizza il logo per i 50 anni dell’ARCI, l’immagine del 70° Maggio Fiorentino, il logo per i Miti della Musica per la Volkswagen , l'immagine per i 100 anni di Fiat Avio e i 110 anni della fondazione della Juventus e il marchio Air One.
Nel 2008 Marco Lodola allestisce la facciata dell’ Ariston e del Casinò in occasione del 58° Festival di San Remo e le scenografie del film “Questa notte è ancora nostra” con Nicolas Vaporidis. In occasione dei Campionati Europei di canoa a Milano realizza una canoa luminosa e per le autolinee Stav crea “Festivalbus”, un autobus di linea decorato con alcuni lavori.
In ottobre realizza un’installazione luminosa sulla facciata di Palazzo Penna a Perugia, in occasione della mostra “Infinita città”, curata da Luca Beatrice.
Nel 2009 allestisce a Milano in Piazza del Duomo il "Rock’n’Music Planet", primo museo del rock d’Europa, con 25 sculture che rappresentano miti musicali.
Partecipa alla 53esima edizione della Biennale di Venezia con l’installazione “Balletto Plastico”, dedicata al Teatro Futurista.
Nel 2010 realizza la scultura luminosa "FIAT LUX" per il Mirafiori MotorVillage di Torino, rivisita il logo per il traforo del Montebianco, disegna l’immagine del manifesto di Umbria Jazz 2010, partecipa all’Expo Internazionale di Shangai e realizza una scultura-icona per il gruppo Hotel Hilton.
Nel 2011 Marco Lodola partecipa alla Biennale di Venezia con l'installazione "Ca' Lodola", curata da Vittorio Sgarbi, alla Ca' d'Oro sul Canal Grande. Le sue opere vengono scelte dalla stilista Vivienne Westwood come scenografia per la sfilata a/w uomo durante la settimana della moda a Milano. Collabora con Citroen per un’installazione in via della Spiga a Milano dal nome “Citroen Full Electric”. Espone a Londra. Collabora con Dash e Unicef per l'iniziativa benefica contro il tetano neonatale con la scultura luminosa" Madre Natura", esposta in piazza Cordusio a Milano.
Nel 2012 Marco Lodola espone con una importante personale, curata da Luca Beatrice, al Palazzo de' Medici di Firenze. Le sue opere partecipano al "Made in Italy in the World", durante il Pechino Luxury Property Showcase. Con il Gruppo Nuovo Futurismo espone a Rovereto a Casa Depero e a Milano allo Spazio Oberdan.
Ha collaborato con Sanrio-Hello Kitty per un progetto di beneficenza a favore di Emergency.
Alcuni lavori sono nella scenografia del programma Metropolis per il canale Comedy Central e The Apprentice con Flavio Briatore.
Nel 2013 espone a Ginevra per la Bel Air Fine Art Gallery.
Presso il Museo del Parco - Centro Internazionale di Scultura all'Aperto di Portofino è inaugurata la scultura Red Dragon.
Nell'ottobre 2013 colloca per Class Horses la scultura luminosa Pegaso.
Nel 2014 in aprile espone a Mosca per Harmont&Blaine con madrina d'eccezione Sofia Loren, a giugno inaugura una personale al Museo Evita Peròn a Buenos Aires e al Museo du Futebol di San Paolo in occasione dei Mondiali di calcio in Brasile. In autunno realizza l’illuminazione "Ponticino" sul Ponte dell’Impero di Pavia.
Nel 2015 Marco Lodola è presente alla 56° edizione della Biennale di Venezia nel Padiglione del Costa Rica con l’opera “Hermosa Bandera”.
La Pop Art, abbreviazione inglese del termine "popular art", è una corrente artistica nata a cavallo degli Anni '60 negli Stati Uniti e poi diffusasi in Europa, e non solo, in forme e declinazioni nazionali. La Pop Art negli Stati Uniti non è altro che una riproduzione, in termini ironici e deformati, dei simboli della civiltà dei consumi, solitamente pubblicità di beni di uso comune o rappresentazione di personaggi iconici, soprattutto degli Anni '60. In altre aree geografiche, come in Italia, assume un significato diverso inteso come "arte del popolo" in quanto prende spunto dal fascino che l'arte classica esercita sulle persone comuni e che l'artista reinterpreta a beneficio di tutti. Figure di spicco furono Roy Lichtenstein e Andy Warhol negli Stati Uniti e Tano Festa e Franco Angeli in Italia