Emilio Isgrò, celebre e celebrato artista delle Cancellature, inizia la sua attività artistica come scrittore. Infatti a 19 anni pubblica il suo primo libro di poesie Fiere del Sud, attirando su di se l'attenzione del mondo letterario. Successivamente nel 1964 Emilio Isgrò realizza le sue prime Cancellature sui libri come le enciclopedie. Da questo punto in poi Emilio Isgrò si dividerà tra l'arte concettuale e la scrittura di testi, saggi e poesie.L'opera letteraria più famosa di Emilio Isgrò è senza dubbio la trilogia dell'Orestea di Gibellina del 1983-85. Il libro che segnaliamo in questa news è una raccolta di poesie scritte in differenti periodi. Con la sua leggera ma pungente ironia Emilio Isgrò titola il libro "Quel che resta di Dio" e lo divide in tante parti ognuna con un suo titolo: Quel che resta della carne, Quel che resta dell'amore, Quel che resta dell'art, etc. Le poesie sono in genere di facile lettura e comprensione. Emilio Isgrò dedica la parte intitolata Quel che resta dell'amore alla moglie Scilla. Infatti Emilio Isgrò in occasione delle ricorrenze celebrative, onomastico, anniversari, etc, regalava alla moglie una poesia piuttosto che un cadeau.
Nel nostro sito potete trovare pubblicate alcune opere di Emilio Isgrò all'indirizzo www.galleriaincontro.it/it/artisti-opere/emilio-isgrò. Nella stessa pagina troverete anche la biografia
Emilio Isgrò, Quel che resta di Dio, Ugo Guanda Editore
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